Gestire una Pro Loco

Gestire una Pro Loco

Amministrare una Pro Loco non è un compito facile, in questo complesso mondo di leggi, direttive, procedure fiscali e burocratiche.

Nelle sezioni di seguito è possibile trovare moduli, statuti e regolamenti, normative, vademecum, esperienze e tutto ciò che può essere utile per gestire una Associazione Pro Loco.

 

Gli organi che reggono la vita di una Pro Loco sono 4.

  • L’assemblea dei soci
  • Il Consiglio di Amministrazione
  • Il Collegio dei Revisori dei conti
  • il Collegio dei Probiviri.

Le descrizioni riportate di seguito devono tuttavia essere sempre verificate rispetto allo statuto della propria associazione, che può introdurre variazioni significative.

 

L’Assemblea dei soci

L’Assemblea dei soci è l’organo sovrano di una Pro Loco. È costituita da tutti i soci dell’associazione e si riunisce almeno una volta l’anno. Vota il bilancio consuntivo dell’associazione, elegge tutti gli altri organi ed affida al Consiglio di Amministrazione il mandato per la realizzazione degli scopi associativi. È l’unico organo che può modificare lo statuto e decidere dell’eventuale scioglimento dell’associazione.

 

Il Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è l’organo esecutivo di una Pro Loco. Pone in essere le azioni che realizzano gli scopi e gli obiettivi dell’associazione. È costituito da soci eletti all’interno dell’assemblea per un numero che viene determinato dallo statuto, in genere compreso tra i 7 e i 21 componenti. Deve nominare al suo interno un Presidente che sarà il legale rappresentante dell’associazione, e un Vice Presidente. Delibera a maggioranza dei presenti.

 

Il Collegio dei Revisori dei conti

Il Collegio dei Revisori dei conti è un organo di controllo che vigila sulla gestione contabile dell’Associazione. Ha il compito di esaminare in qualunque momento, e comunque almeno una volta all’anno la contabilità sociale e di relazionare sulla verifica e sui bilanci. È costituito da 3 soci eletti dall’assemblea ed elegge al suo interno un Presidente.

 

Il Collegio dei Probiviri

Il Collegio dei Probiviri ha il compito di controllare il rispetto delle norme stabilite dallo statuto e di tentare la conciliazione di eventuali controversie che dovessero insorgere tra i soci e tra i soci e associazione. È costituito da 3 soci eletti dall’assemblea ed elegge al suo interno un Presidente. Può affidare le risoluzioni di controversie al Collegio dei Probiviri del Comitato Regionale dell’Unpli.

 

Esiste un libro verbale per ogni organo dell’associazione.
Le Pro Loco istituiscono appositi libri per mettere in forma scritta la storia dell’associazione. I libri sociali permettono inoltre di conferire trasparenza e legalità alle decisioni prese dai vari organi.

I libri sono così suddivisi:

  • Elenco soci
    E’ il ‘libro’ dei soci facenti parte dell’associazione, che nel loro complesso costituiscono l’assemblea. Vi si annota anche il rinnovo del tesseramento annuale ed è il libro a cui fare riferimento per stabilire la validità delle adunanze dell’assemblea.
  • Il libro verbale dell’Assemblea dei soci
    E’ il libro in cui vengono riportati i verbali delle assemblee dei soci, ordinarie o straordinarie, in ordine cronologico. Costituisce la storia ufficiale dell’associazione e reca memoria dell’approvazione dei bilanci e dell’elezione delle cariche.
  • Il libro verbale del Consiglio di Amministrazione
    È il libro in cui vengono riportate le decisioni prese dal Consiglio di amministrazione. Viene anch’esso redatto in ordine cronologico su pagine numerate. È la memoria dell’operatività delle associazioni e riporta le decisioni prese dal Comitato, sia nel suo complesso che come insieme di singoli individui.

Nello statuto è previsto l’obbligo di redigere e approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario relativo all’attività complessiva dell’associazione Pro Loco.
La tenuta della contabilità non serve solo ai fini fiscali, è infatti una forma di trasparenza nei confronti dei soci e serve a dimostrare che l’associazione non opera con scopo di lucro.

 

Programma di contabilità per le Pro Loco

L’UNPLI Sicilia ha selezionato, personalizzato e testato presso alcune Pro Loco un servizio online di contabilità denominato “” . Caratteristica importante del Servizio è il supporto online giornaliero di una Assistente Contabile personale per la guida dell’utente nell’utilizzo dei programmi e nella soluzione di eventuali problemi legati all’inserimento della contabilità, attraverso un collegamento Skype o telefonico.

L’UNPLI Sicilia ha inoltre formalizzato un accordo quadro con il fornitore del Servizio per proporlo alle Pro Loco a tariffe agevolate

Se interessati alla proposta e per qualsiasi ulteriore informazione e assistenza per l’adesione potete contattare la Segreteria Regionale (095968772 – segreteria@unplisicilia.it).

Le Pro Loco appartengono alla categoria degli enti non commerciali.

Possono svolgere attività commerciale residuale purché questa sia strettamente collegata alla realizzazione delle attività istituzionali come definite dallo statuto.

Nel caso in cui la Pro Loco svolga attività commerciale, anche occasionale, dovrà dotarsi obbligatoriamente di partita IVA.

Va ricordato che gli utili di questa attività non possono essere ridistribuiti tra i soci e vanno reinvestiti ai fini degli scopi associativi.
La normativa di riferimento è il decreto legislativo 4 dicembre 2007 n°460.

Nel momento in cui si dota di Partita IVA la Pro Loco deve necessariamente scegliere un regime contabile.

Il Regime Forfetario previsto dalla legge 398/91 è in assoluto il più adeguato per le associazioni Pro Loco. Gli altri Regimi, di contabilità ordinaria o semplificata, a differenza del Forfetario 398, richiedono l’appoggio di un commercialista ed aggiungono costi alla gestione dell’associazione.

 

Il Regime Forfetario legge 398/81

Essendo il più indicato, riportiamo qualche informazione generale:

  • Procedura per la scelta del Regime Forfetario legge 398/91All’atto della richiesta della Partita IVA, o in un momento successivo se si desidera modificare il proprio Regime contabile, va segnalato, sul modulo AA7/7 dell’agenzia dell’entrate, nel riquadro ‘ALLEGATI’, la dicitura ‘si opta per l’applicazione delle disposizioni previste dalla legge 398/91’.
  • Cosa fare con le fatture e gli scontrini fiscali se si è scelto il Regime Forfetario 398/91
    Le fatture emesse dalla Pro Loco e le fatture di acquisto di merci e servizi devono essere numerate progressivamente per anno solare e conservate per 10 anni. (vedi il trattamento IVA). Optando per il Regime 398/91 si è esonerati dalla tenuta di registro di cassa e quindi dall’emissione di scontrini fiscali.
  • Limitazioni al Regime Forfetario 398/91
    È possibile optare per questo regime solo fino al limite di € 250.000 di volume di attività commerciale.
  • Imposte dirette per gli aderenti al Regime Forfetario 398/91
    Le Pro Loco che possiedono partita IVA devono compilare ogni anno il modello UNICO (denuncia dei redditi). Fanno parte dell’imponibile tutti i proventi da attività commerciale ovvero:
  • gli incassi delle feste per cui si è versata l’IVA
  • gli incassi per cui la Pro Loco emette fattura
  • i contributi che alla fonte hanno applicata l’aliquota IRES del 4%
  •  Adempimenti contabili
    I corrispettivi e proventi da attività commerciale vanno segnati nel registro corrispettivi contribuenti minori, detto registro IVA minori. Trimestralmente si verserà tramite F24 il dovuto all’erario.

L’Agenzia delle Entrate ha emesso una circolare in data 24 aprile 2013 dal titolo “Quesiti relativi alle Associazioni e alle società sportive dilettantistiche”, all’interno della quale vi sono alcune delucidazioni per le Pro Loco in contabilità 398. Scarica qui la circolare.

 

Spesometro

Lo spesometro interessa anche gli ENTI NON COMMERCIALI con partita iva, e quindi tutte le Pro Loco/organizzazioni Unpli che hanno partita iva, che nell’anno precedente alla scadenza (solitamente entro 20 aprile) hanno emesso fatture o ricevuto fatture relative alla attività commerciale svolta, indipendentemente dal loro importo.

LE PRO LOCO/strutture Unpli che non hanno partita iva NON SONO INTERESSATE

scadenza:
– per gli Enti non Commerciali e chi fa il versamento iva trimestrale solitamente il 20 aprile
(salvo eccezioni particolari, le Pro Loco con partita iva rientrano qui)
– chi fa il versamento iva mensile, entro il 10 aprile.

Le Pro Loco dovranno procedere entro il 20 aprile all’invio dei dati dello “spesometro” con modalità telematica; per effettuare tale adempimento si dovrà o registrare tutte le fatture di vendita e di acquisto, riguardanti l’attività commerciale, o compilare manualmente il modello dello “spesometro”, per poi procedere al suo invio telematico attraverso il canale ENTRATEL o utilizzando un INTERMEDIARIO ABILITATO.

 

Split Payment

Cos’è lo Split Payment:

Sulle forniture (di beni o servizi, escluse quelle professionali soggette a ritenuta d’acconto) effettuate verso molti Enti della Pubblica Amministrazione (Stato, organi dello Stato, Enti pubblici territoriali (es. Comuni) e Consorzi fra Enti territoriali, Camere di Commercio, Istituti Universitari, Aziende sanitarie locali, Enti ospedalieri degli enti pubblici di ricovero e cura aventi prevalente carattere scientifico, degli enti pubblici di assistenza e beneficenza e di quelli di previdenza), dall’1.01.2015, l’iva non sarà più pagata dall’Ente al fornitore del servizio. La Pro Loco pertanto, nel caso di fatturazione a questi Enti, emetterà una fattura applicando l’iva, inserendo la seguente dicitura “SCISSIONE DEI PAGAMENTI – Iva da versare a cura del committente ai sensi dell’art. 17 ter del D.P.R. n. 633/72”, ma riceverà dall’Ente Pubblico il pagamento del solo imponibile poiché l’iva verrà versata all’Erario da parte dello stesso Ente Pubblico. Vi è un unico caso in cui questo meccanismo non si applica, ovvero quando venga emessa fattura all’Ente in reverse charge. Conseguentemente per le Pro loco in regime forfettario l’I.V.A. sulle fatture emesse nei confronti degli Enti Pubblici, l’iva sarà versata per intero dall’Ente medesimo senza l’applicazione della deduzione forfettaria al 50% prevista dalla Legge 398/91.

con la circolare 15/E del 13 aprile 2015 l’Agenzia delle Entrate ha esteso l’esclusione dalla scissione dei pagamenti, o Split Payment, anche alle associazioni che sono nel regime fiscale di cui alla legge n. 398 del 1991.
Pertanto, grazie a questa precisazione, i Comuni e altre Pubbliche Amministrazioni dovranno versare (pagare) interamente l’iva anche per le fatture emesse nei loro confronti delle Pro Loco (e altre associazioni) in regime di 398. Si potrà quindi recuperare anche dalle p.a. il 50% dell’iva esposta in fattura, che non dovrà essere trattenuta dai comuni e p.a.

Lo split payment continua a valere per le pro loco in regime fiscale ordinario, perché la eccezione viene fatta solo per chi è in 398/91.

Si consiglia pertanto di indicare nella fattura elettronica, che verrà emessa all’Ente Pubblico, la seguente dicitura:

Non soggetti allo “Split payment” come da circolare n.15/E del 13.04.2015

 

Fattura Elettronica

L’obbligo di fatturazione in forma elettronica nei confronti delle Amministrazioni dello Stato è stato introdotto dalla Finanziaria 2008. La legge ha stabilito che la produzione in formato telematico e la trasmissione delle fatture elettroniche destinate alle Amministrazioni dello Stato, deve essere effettuata attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) con le seguenti decorrenze:

  • dal 6 giugno 2014, per Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti Nazionali di Previdenza
  • dal 31 marzo 2015, per gli altri Enti Nazionali e per le Amministrazioni Locali.

Anche le Pro Loco, titolari di partita IVA, che dovessero emettere delle fatture nei confronti della Pubblica Amministrazione devono quindi obbligatoriamente farlo utilizzando la “fattura elettronica”.

 

Reverse Charge (inversione contabile)

L’applicazione del reverse charge è stata estesa a diverse nuove tipologie di attività e coinvolge quindi molte più aziende di quanto non accadesse in passato, rendendo inoltre debitori dell’I.V.A. soggetti che prima non lo erano. Viene, infatti, esteso ai seguenti settori ed operazioni:

  • imprese che effettuano, verso contribuenti con partita iva, prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento relative ad edifici; per tali tipologie di servizi il reverse si applicherà sia in regime di appalto che di subappalto;
  • cessioni di beni effettuate nei confronti degli ipermercati, supermercati e discount alimentari (questa disposizione non è ancora in vigore perché è soggetta a conferma da parte dell’Unione Europea).
  • cessioni di bancali (pallets) recuperati ai cicli di utilizzo successivi al primo;
  • settore energetico (produzione di gas ed energia elettrica).

La procedura dell’inversione contabile, già in vigore al 31 dicembre 2014 per alcune operazioni, coinvolge un debitore dell’imposta (e cioè il soggetto che riceve la fattura senza applicazione dell’Iva) che applica generalmente il regime ordinario Iva, senza limiti alla detrazione e quindi il reverse charge non genera alcun debito di imposta. Il regime del reverse charge obbliga il fornitore del servizio ad emettere fattura senza addebito d’imposta, indicando la dicitura “inversione contabile”; il cliente che riceve la fattura la integrerà con l’aliquota e l’importo dell’iva e la registrerà sia nel registro acquisti che nel registro vendite, versando successivamente l’Iva.

Diventa più complicata la situazione degli enti non commerciali, come le Pro Loco, che svolgono in prevalenza un’attività istituzionale, ma effettuano anche operazioni commerciali. Questi soggetti dovranno comunicare al prestatore di un servizio rientrante nella inversione contabile, la percentuale di incidenza della attività istituzionale (per la quale l’Iva viene addebitata nei modi ordinari) e di quella commerciale, per la quale verrà emessa fattura in regime reverse charge. La Pro Loco dovrà integrare tale fattura di acquisto con l’indicazione dell’I.V.A. e provvedere al versamento dell’I.V.A. medesima, nei termini previsti per le liquidazioni trimestrali.

Con l’intento di aiutare tutte le Pro Loco nelle questioni tecniche e burocratiche, l’Unpli Nazionale ha realizzato il Manuale “ABC del Dirigente”, che contiene tutte le informazioni necessarie affinchè la Pro Loco e i suoi Volontari possano essere operativi, evitando problemi e situazioni spiacevoli.

Il manuale è scaricabile cliccando qui